In memoria di Don Ercolano Ciofani

Lapide di marmo di Don Ercolano Ciofani

La rievocazione storica del benemerito sacerdote meriterebbe in questo lavoro una lunga trattazione, quale riconoscenza ad un uomo di Dio che consumò tanta parte della sua esistenza per l’ampliamento, lo sviluppo e la divulgazione del Santuario di Candelecchia. Purtroppo dopo intense ricerche fatte in più direzioni, poche sono risultate le notizie che Lo riguardano e solo l’immaginazione può supplire in parte alla lacuna.

Sotto la Sua direzione furono svolti all’inizio del secolo i lavori di restauro e di ampliamento che portarono la Chiesa alle attuali dimensioni; fu Lui ad istituire la Confraternita di Candelecchia per assicurare in futuro la manutenzione del Santuario; da Lui nacque l’idea di svolgere sul posto gli esercizi spirituali che precedentemente gli uomini andavano a fare a Balsorano nella grotta di S. Angelo; l’unica foto che di Lui è rimasta è quella che Lo ritrae abbracciato alla Croce di Candelecchia; pare per testamento volle che i suoi resti mortali fossero tumulati dentro il Santuario, sotto lo sguardo della Madonna che assiduamente implorò, specie nei momenti di tribulazione.

Questi sono fatti e non è poco. Visse per Candelecchia e i posteri lo ricorderanno per Candelecchia. Durante gli esercizi spirituali, nel ricordo dei defunti, per Lui si compiono suffragi particolari. Dal Registro degli Atti di Morte leggiamo:
CIOFANI Ercolano di anni sessanta, nato a Trasacco figlio di fu Luigi e fu Fosca Annunziata è morto in questo Comune alle ore meridiane undici e minuti trenta, del giorno sei del mese di luglio, dell’anno 1917 nella via Grande al numero cinquantasei. A sinistra di chi entra al Santuario :

PER MEMORIA
Del Sacerdote D. Ercolano Ciofani
morto il 6 luglio 1917
il cui nome
legato al culto e al restauro
di questo pio luogo
sarà sempre rimpianto e benedetto
La Confraternita di Trasacco
da lui istituita
devotamente
Q. L. P.

Sul marmo che cela i resti mortali leggiamo:
Il giorno 5 maggio 1956
i resti mortali del Sacerdote
Don Ercolano Cìofani
a cura dei nipoti
Eustachio Temistocle ed Angela Courrier
furono qui composti.

Storie e Cultura
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