La preistoria

Il territorio di Trasacco presenta numerose e qualificanti testimonianze sulla delle prime comunità umane nella Marsica dal Paleolitico all’età dei metalli. Le prime presenze sono documentate nel Fucino a partire dai 150.000/70.000 anni fa dal passaggio di cacciatori neandertaliani provenienti dalle coste tirreniche ed adriatiche.

Fu solo a partire dal Paleolitico superiore-Mesolitico (intorno ai 18.000 anni fa) che dei cacciatori-raccoglitori della razza Cro-Magnon occuparono stabilmente le numerose grotte, che si aprivano sui bordi del bacino lacustre come le grotte di Avezzano, Venere, Ortucchio e S. Nicola e Continenza di Trasacco. Di queste genti abbiamo anche i resti scheletrici con l’Uomo di Trasacco (14.000 anni fa) e l’Uomo di Ortucchio (12.000 anni fa) documentati nella Grotta Continenza di Trasacco e nelle grotte di Ortucchio.

Con il Neolitico si hanno, intorno ai 6200 anni fa, i primi insediamenti di pianura composti da gruppi di capanne abitate da genti che utilizzavano la ceramica, praticavano l’agricoltura, l’allevamento, la caccia e pesca ed utilizzavano le grotte come luogo di sepoltura o per scopi cultuali. Le genti neolitiche sono documentate nel territorio di Trasacco nella Grotta di S. Nicola e in quella Continenza con culti ad incinerazione (vasi contenenti ossa umane bruciate) nei livelli neolitici.

E’ proprio nelle grotte fucensi che si ha la prova di una tradizione millenaria orale concretizzatasi nel cosiddetto “Culto degli Antenati” (Angeti), culto funerario legato agli antenati divinizzati, che si protrasse dai tempi del Paleolitico fino agli inizi del I secolo a.C. con deposito di ex-voto (statuine fittili) fuori degli ingressi delle caverne.

Con le successive età dei metalli (Eneolitico-Età del Rame ed Età del Bronzo), dai 4400 ai 3000 anni fa, i villaggi diventano più numerosi sia intorno ai bordi del lago che nelle valli o pianure vicine, con genti ad economia polivalente (agricoltura, allevamento, caccia, pesca, metallurgia).
Iniziano i primi conflitti locali data l’apparizione nelle tombe di numerose armi di rame e poi di bronzo (asce, pugnali e spade).
I villaggi sono retti da capi espressi da ceti emergenti di guerrieri, capi che vengono seppelliti con le loro mogli in sarcofagi lignei dentro tumuli sepolcrali ben delimitati da circoli di pietre. Gli ornamenti della persona si arricchiscono con la comparsa di fibule (spille), spilloni, rasoi, bracciali, armille e collane dotate di conchiglie, perle in pasta vitrea o ambra (resina fossile).
Il vasellame ceramico assume fogge diverse con anse antropomorfe e decorazioni incise o dipinte.

Insediamenti di questo periodo sono presenti a Trasacco nelle località “S. Rufino”, “Trasacco” 1 e 2, “Il Molino”, “Volpare”, “Passarano”, “Piazza G. Matteotti”: quello di S. Rufino (quote 660 e 670) è frequentato per tutta età del Bronzo, ma presenta nelle vicinanze, su quota più alta, una tomba a fossa eneolitica a sepoltura plurima (cinque inumati) con corredo di due cuspidi di freccia in selce e due fusaiole in ceramica; quello di Trasacco 1, posto sotto le balze rocciose di Monte Alto a quota 670 con materiali del Bronzo medio; quello di Trasacco 2 posto sotto la Grotta Continenza a quota 660 con attestazioni per tutta l’età del Bronzo; Il Molino, quote 655-656, frequentato nella media età del Bronzo ed occupato da una comunità di soli pescatori; Volpare, quota 670, presenta materiali dalla media età del bronzo fino agli inizi del protovillanoviano; Passarano, quota 675, con materiali dalla media età del bronzo agli inizi della prima età del ferro e con sepolture su tumulo circolare della fine del Bronzo ed inizi del Ferro; Piazza G. Matteotti, quota 687, villaggio posto sul terrazzo fluviale ovest del Torrente Fontone che ha restituito frammenti ceramici con decorazione impressa della cultura neolitica.

Il luogo di culto più importante in questo arco di tempo è sicuramente la Grotta Continenza, grotta frequentata dalle genti dei sottostanti villaggi dell’età dei metalli di Trasacco-Il Molino, in cui si praticano riti collegati al “Culto degli Antenati” come nelle vicine grotte di Ortucchio: culti continuati in eta italica e romana e collegati al sottostante santuario italico-romano dedicato ad Aplone (Apollo).

(Testi tratti dal libro ” Guida Turistica di Trasacco”)
(Testi a cura del Prof. Giuseppe Grossi)

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